domenica 11 novembre 2012

Occasione per Gemona, invece... niente

Siamo stati invitati per allestire una sala in occasione della festa "Formaggi e dintorni", manifestazione che a livello regionale richiama un gran numero di persone. Alcuni studenti del Marchetti si sono subito operati per preparare il materiale mineralogico, invece...

Dopo aver impegnato alcuni pomeriggi per la scelta dei campioni, due studentesse, Beatrice e Federica, si sono spontaneamente rese disponibili ad accogliere i visitatori per accompagnarli lungo il percorso della mostra. Con l'aiuto di una pubblicazione e con l'esperienza maturata in questi due anni di lavoro in Istituto, avrebbero provveduto a guidare i visitatori. Invece... niente, domenica mattina le luci della sezione dedicata alla mineralogia sono rimaste spente e, visto che i minerali non producono luce propria, tutte le vetrine sono rimaste al buio. Le studentesse mi hanno comunicato la situazione, quindi si è cercato di risolvere il problema, invece... niente. A mezzogiorno sono state fatte uscire, forse per la pausa pranzo, invece... niente. Le sale, di pomeriggio, sono rimaste chiuse.
Cari ragazzi, benvenuti nel mondo degli adulti.
Sinceramente dispiaciuto ma ugualmente colpevole, chiedo scusa personalmente per quanto accaduto.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Prof. sono pienamente d'accordo con le sue parole! E' stato davvero un peccato che i minerali, che erano bellissimi, siano rimasti seza luce!
speriamo di rifarci in un altra mostra o a scuole aperte!

Luigi Vidus ha detto...

... è davvero un peccato per te e Federica, i minerali sono solo un mezzo per far partecipare i ragazzi alle attività, per farvi crescere provando nuove esperienze, anche una semplice mostra. Comunque ci rifaremo.

Unknown ha detto...

Ma prof cosa è successo? Sara Rrahmani.

Anonimo ha detto...

che peccato cavolo !! quando siamo andati al palazzo scarpa con la prof burba, li abbiamo visti ed erano veramente belli !!! Davide Franz

Luigi Vidus ha detto...

Anche secondo me, era proprio un bel lavoro. Ce lo gusteremo a scuola